"Ritorno a Haifa"
di Ghassan Kanafani
traduzione Isabella Camera d’Afflitto
con Eva Cambiale e Carlo Orlando
Assistente alla regia Luigi Albert
consulenza registica per messa in scena e training attori Andrea Lanza
Elementi scenici Balthasar Brennenstuhl
Organizzazione Lisa Raffaghello
regia Carlo Orlando
Produzione Narramondo Teatro
> link audio: "Ritorno a Haifa"
Breve intervista su radiorai 3:
> http://www.radio.rai.it/podcast/A0047785.mp3
NOTE DI REGIA
Ghassan Kanafani è considerato uno più grandi esponenti della letteratura araba contemporanea. Assassinato dai servizi segreti israeliani insieme alla nipote nel 1972, a Beirut, ha sempre affiancato la sua attività artistica e letteraria alla militanza politica. Fu il primo a parlare di “letteratura della resistenza” e il suo nome è quello che più di tutti viene associato alla causa palestinese ed è diventato un simbolo per le successive generazioni di arabi.
Portare in scena “Ritorno ad Haifa” significa per noi molte cose. Indubbiamente, significa testimoniare la nostra solidarietà alla causa palestinese, in quest'anno in cui ricorre il triste anniversario della Nakba, e la politica e la cultura “ufficiale”, così impegnati a celebrare incodizionatamente la nascita dello stato di Israele, sembrano essersi dimenticati non solo la sofferenza del popolo Palestinese, ma persino la sua stessa esistenza. Ristabilire quindi una verità politica e umana: schierarsi al fianco di Kanafani, alle legittime rivendicazioni del suo popolo, al diritto dei profughi palestinesi a ritornare nella loro terra.
Ancora una volta lo stile è quello della narrazione, una narrazione semplice e diretta, mai compiaciuta, che si abbandona al flusso poetico della prosa di Kanafani e che, con il procedere della storia, si trasforma, e trasforma lo spettacolo, in “teatro di situazione” senza quarta parete in cui gli attori sono chiamati non a interpretare naturalisticamente la scena, ma a sostenerla con una recitazione “epica”.