"AMERICAN DREAM"
liberamente tratto da "Calderon" di Pier Paolo Pasolini

con Eva Cambiale, Giovanni Carli, Carlo Orlando, Raffaella Tagliabue. Regia Nicola Pannelli
.
Aiuto regia Luigi Albert. Elementi scenici Claudia Spinello.


Questa è una storia di oggi.
Attraverso Calderon di Pasolini noi leggiamo il presente.
L'oppressione presente, la lotta presente.
La vita di due persone. Lei e Lui. Il loro presente e il loro passato...


Dedicato a tutte le Resistenze contemporanee.

Note di regia

All'interno di una conferenza-spettacolo presentata da due dottori viene mostrato il lavoro d'annientamento piu' sofisticato mai operato su di una coscienza umana. Una ragazza è la cavia. Di lei viene raccontato il passato. In video. Sono lettere d'amore e di guerra. Attraverso le sue stesse parole sappiamo che è stata una guerrigliera, una rivoluzionaria, una cosiddetta terrorista.
Incarna in questo quadro la figura di una donna che da tutto di sé, che combatte e sa morire per la sua gente. Per liberare il suo popolo da un'oppressione. Da un'occupazione. Di lei vediamo ora il presente. Sta sdraiata in un letto. Ogni giorno si risveglia enon riconosce niente di quello che vede, non riconosce nessuno. Dove si trova? Un ospedale? Una prigione? Un manicomio? Nello stanzone laboratorio si aggira uno spettro intanto. E' un ragazzo. Anche lui riemerge dal passato. In vita aveva inseguito il suo sogno d'amore con la ragazza senza riuscire a raggiungerla. Ora è arrivato a vegliare su di lei. 
Sottoposta ad una terapia farmacologica, la ragazza, isolata dal mondo, è in perenne stato di confusione e di spossamento, condizione nella quale le proprie difese fisiche e mentali sono molto abbassate. Non c'è violenza nella tortura a cui è sottoposta e tutto cio' a cui si assiste appare quasi normale. E' assistita e diretta da un uomo e una donna, potrebbero essere un'infermiera e un dottore. Diretta nel senso che alla ragazza le viene prescritta una percezione della realtà falsata e continuamente modificata. Ogni giorno lei si sveglia e le prescrivono una nuova realtà. Sono dettagli quelli che cambiano. Passato e presente della ragazza si alternano fino all'ultimo risveglio e al suo ultimo sogno.
Qui racconta al medico/padre/carnefice di essere felice perché grazie al sogno che ha fatto ha finalmente capito dove si trova: in un lager. E' contenta perché alla fine del suo sogno sono arrivati i partigiani a cacciare i carnefici e a salvare gli oppressi. La sua storia finisce cosi'. Il medico/padre/carnefice a questo punto deve secondo programma intervenire sul sogno di lei spostandone la direzione, cambiando il finale. Le dice:"è tutto vero cio' che hai sognato, tutto è accaduto e accadrà, tranne la parte dei partigiani. Nessuno mai verrà a salvarti". La conferenza finisce. La pietra tombale cade sul corpo tumefatto della libertà. Dell'istinto di lotta. Il nostro spettacolo si chiude pero' col segno opposto. L'ultima immagine è in video: il passato di lotta e di guerriglia della ragazza. Quando la liberazione della propria terra era e significava combattere: colpire il nemico.

 
  SCHEDA SPETTACOLO  


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